giovedì 23 gennaio 2014

Il mio anno di … otium.


Il latino otium indica un’attività dedicata alla ricerca e all’operatività intellettuale. Nel mio caso un nuovo modo d’essere e di vivere nella malattia.
Il 2013 è stato per me un anno impegnativo,  sia per le 2 operazioni subite, sia per le continue e ricorrenti terapie a cui sono stato (sono e sarò) costretto per fronteggiare un male che fino ad alcuni anni fa non avrebbe lasciato scampo ad alcuno.
Nonostante ciò non mi considero, né mi sono mai considerato, un ammalato. Ritengo d’essere una persona sana soprattutto nella mente, con la quale mi batto e sovrintendo ai bisogni quotidiani.
Se è sana la mente, è sano tutto il corpo, anche nel dolore. Ciò senza essere necessariamente stoico.
Il fisico si è indebolito pur conservando la forza originale, mentre è scemata la resistenza. Ne consegue che ho dovuto modificare totalmente il mio iper attivismo operativo e sportivo.

Non mi ritengo una persona sfortunata, anche se la malattia non è dovuta né al mio modo di vivere, né alla mia alimentazione.
Mi ritengo un uomo fortunato, perché vivo in un periodo storico nel quale la scienza medica e clinica ha fatto passi da gigante; oltremodo fortunato avendo la preparazione culturale per conoscere tutto ciò che bisogna sapere anche per poter scegliere una cura e non subirla passivamente.
Ho ringraziato il buon  Dio della prova che mi ha donato, perché mi ha dato pure le doti per poterla superare e vincere, in primo luogo dentro di me.
Sono fiducioso e vivo come prima. Oserei dire: meglio di prima, perché non ho più gli impegni pressanti che mi spingono e che mi inseguono.

Pure la mia attività di blogger ha subito variazioni. Nel primo semestre ho scritto molto; nel secondo mi sono spesso estraniato da tutto ciò che mi circondava.
Sono tornato in parte alla poesia, quella che nasce spontanea da un fatto, da una situazione, da un sentimento, da un ricordo o da un paesaggio. Senza curare eccessivamente il testo e la forma, onde non renderla artificiosa.
Mi sono pure assentato dai social, chiudendo i canali comunicativi che tendevano a invadere troppo la mia quiete di otium.
Similmente ho fatto con la mail, specie là dove mi si richiedeva un certo impegno continuativo.
Vivo felicemente facendo ogni giorno ciò che mi aggrada e ciò che mi sento di fare.

Il tempo, come entità fisica, non è mai stato per me rilevante, anche se gli impegni quotidiani mi imponevano un ritmo  basato sulle 24 h della giornata.
Attualmente ha assunto una precisa connotazione: quella di un’entità temporale senza importanza, perché ogni istante della vita è gioia e piacere di vivere e alla fine anche di … morire.
Ciò che è estremamente importante è il godere delle proprie scelte, perché sempre in ogni circostanza si hanno delle scelte da fare in modo consapevole.

Il resoconto operativo di WordPress[1] dice di altrettante visite come lo scorso anno, provenienti un po’ da ogni angolo del globo. Di queste vi è stato un notevole aumento numerico nel primo semestre e un calo nel secondo. Ciò è dovuto al fatto che ho scritto molto all’inizio e poco dopo.
A tutto ciò si devono aggiungere gli oltre 200 lettori, che in WordPress si sono iscritti per ricevere direttamente  i miei articoli tramite mail. Aggiungendo i quali si ottiene un computo di visite nettamente superiore a quelle dello scorso anno, quando i follower erano inesistenti.

Blogspot, destinato principalmente ai lettori esteri per il traslator multilingue incorporato, ha aumentato di molto le presenze, con visite assidue e giornaliere di lettori soprattutto esteri, con al primo posto Russia e U.S.A., seguite poi dai paesi europei anglosassoni, dal Canada e dalla Cina, e in percentuale minore da altre nazioni di ogni continente.

Chiudo questo breve excursus essendo grato a tutti coloro che anche con un semplice messaggio mi sono stati vicini in questo periodo, perché ciò indica anche un’attenzione alla mia persona e non solo a dei semplici  testi su vari argomenti.
Pur con molto ritardo porgo a tutti gli amici e ai lettori i miei fervidi auguri di Felice e prospero 2014.
Al prossimo anno! Sursum corda!





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