L’ora nona.
S’appollaia il merlo sul ramo
fiorito del melo.
Mesto s’en sta; tace e
fischiettar non intende.
Par meditare reclinando il
becco in basso,
come se terribil evento
ferisse la natura intera.
L’ora nona è giunta! E il sol nera nube offusca.
La natura tace in un silenzio
dolente e immoto.
Non si squarciano né i
candidi veli né i cieli.
Lassù tutto tace; e il Padre
pare essere assente.
La vita s’en ita con l’ultima
goccia di sangue
che solca il petto squarciato
e senza respiro.
Cade al suol affranta pur
essa, la terra colora
d’un rosso vermiglio che
tutto il globo irrora.
Salvezza e perdono si fondono
in unico segno
che speranza salvifica dona
al fedele seguace.
Altrove spande altro sangue
la spada sguainata:
salvezza non dà, ma solo
altro odio e rancore.
Sam Cardell
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