Toschi colli.
Mi piace osservarvi, perché come silenti dossi
v’ergete tra la bruma che al mattin vi ricopre,
turgidi di rugiada e verdi al risveglio dell’anno,
placidi tonde polente di piaggia al suo tramonto.
Umili e mansueti state rispetto all’Alpi superbe
che da lungi vi osservan, bianche pure d’estate.
Baciati dal sole e dal vento di mare voi siete
quali farfalle che danzano sull’Arno e sul Sieve.
Vitigni e ulivi inondano i vostri dolci declivi,
accurati cipressi svettano a sentinella sui dossi,
medicee e castelli si rincorron tubando sui colli
là dove il tosco villano lavora la terra fiorente.
Vi guardo, talor da lontano; ma non mi vedete,
perché solo vi giunge il mio amoroso silenzio.
A Nipozzano ho donato a Naziati il mio cuore,
là dove i Guidi eresser pieve e rocca a dimora.
Colgo il vostro silenzio, come di stella lontana,
che tremolante nel buio indica al romito la via,
Lucidi lumi e fiamma leggera di notte voi siete
nel cuor ch’ospita il bacio che chiude la bocca.
Sam Cardell
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