venerdì 19 aprile 2019

L 'ora nona

        
                    L’ora nona.

S’appollaia il merlo sul ramo fiorito del melo.
Mesto s’en sta; tace e fischiettar non intende.
Par meditare reclinando il becco in  basso,
come se terribil evento ferisse la natura intera.

L’ora nona è giunta! E il sol nera nube offusca.
La natura tace in un silenzio dolente e immoto.
Non si squarciano né i candidi veli né i cieli.
Lassù tutto tace; e il Padre pare essere assente.

La vita s’en ita con l’ultima goccia di sangue
che solca il petto squarciato e senza respiro.
Cade al suol affranta pur essa, la terra colora
d’un rosso vermiglio che tutto il globo irrora.

Salvezza e perdono si fondono in unico segno
che speranza salvifica dona al fedele seguace.
Altrove spande altro sangue la spada sguainata:
salvezza non dà, ma solo altro odio  e rancore.



                             Sam Cardell

domenica 14 aprile 2019

Ita è la notte.

               
                 Ita è la notte.

Ita è la notte; ma scuro dura l’afflitto ciel,
celando il monte e il lago al guardo umano.
Crepita nel camino la sanguigna fiamma,
diffondendo ardente calor nella buia sala.

Scroscia sul ballatoio una battente pioggia,
piroettando adirata sui rossicci scuri coppi,
solcando i cristalli con volubil velati tratti
d’un quadro incerto tutto ancora da ideare.

Billyn sonnacchioso s’en sta sulla poltrona
a oziar beato sognando la bramata cascina,
che avvolta da foschi nembi lassù s’en sta
tra il volteggiante frusciar di bianca falda.

Tarda il giorno a venir: il giorno dell’Ulivo!
Che speranza, gioia e salvezza al fedele dà!
È il giorno delle Palme, giornata del trionfo,
che precede dolor, fine, speranza e salvezza.

Dov’è l’antropica gloria della plebea gente
che dura spesso lo spazio d’un sol mattino?
Diluvia fuori e la natura nel dissetarsi geme.
Pare giornata di mesto dolor e non di festa!



                             Sam Cardell