mercoledì 29 luglio 2009

Analisi transazionale e sottobosco culturale.

Parte I°

Ho pochissimo tempo a disposizione; e, perciò, questo articolo lo divido in due parti.

La prima riporta la causa/input che lo ha prodotto con brevi note; la seconda, che svilupperò più avanti, entrerà nel merito della discussione relativa al titolo.

Un giorno mi arriva una breve mail da Facebook; la guardo e, considerato il contenuto, la giudico spam. In questi mesi ho ben altro a cui pensare (e lavorare) piuttosto che dar corda alle idiozie di un villano patentato.

Passano altri giorni e il tipo si rifà vivo con un’altra mail, più breve e dello stesso tono.

Concludo che il tipo vuole una risposta: ha l’ossessione dell’insicurezza che non l’abbia letto. Perciò decido di accontentarlo seguendo la sua stessa ragione comportamentale d’esistenza.

Clio, che ha l’accesso a tutti i miei dati di simbiologia (al pari di mia moglie), fa alcune comparazioni e mi sforna un dossier e una serie di informazioni preziose: giovane, sotto acculturato, scarsità di linguaggio (vocabolario), da cultura rossa convertitosi a iscritto leghista, socialità inesistente, qualunquista e …; per non tralasciare nulla mi fa perfino una descrizione fisica eccellente nel risultato e non per il soggetto.

È una di quelle persone che alcuni direbbero che è meglio non incontrare, anche perché la loro presenza non può portare nulla di buono.

Clio, tuttavia, mi da due input fenomenali, relativi all’analisi transazionale e al sottobosco culturale.

Allego pertanto il testo della corrispondenza intercorsa perché mi sarà utile al discorso.

Gentile Simone B……[1],

quelli che riporto sotto, con il copia/incolla, sono i due civili messaggi che mi ha fatto pervenire da Facebook e di cui la ringrazio pur nella diversità di visione che ci contraddistingue; ma siamo in democrazia e ognuno esprime ciò che può.

Il suo breve testo mi è stato assai utile per aggiornare un interessante spicchio di società! Potrei ipotizzare, visto il linguaggio, pure l’appartenenza politica senza tema di sbagliare e la sinapsi procedurale degenerata.

Sono in ritardo a risponderle; ma ciò è dovuto al fatto che uso assai raramente Facebook, obsoleto giocattolo nazionalpopolare e non pertinente strumento di lavoro.

"HO LTTO LA TUA DISCUSSIONE IN MERITO AL'ARGOMENTO SU:Vento di Centro (3-4
Aprile 2009) SECONDO ME SEI DAVVERO PATETICO E PENOSO A DIRE E PENSARE CERTE
COSE NON SO CHI SIA MA SE TU PENSI DAVVERO A CERTE COSE C'E' DA METTERISIU
LE MANI NEI CAPELLI :-("

e poi ancora

"ho letto il tuo blog dvveo penoso ma tu prima di scrivere certe frasi collegi il cervelle con le mani????"

Non ho capito (eufemismo) qual è il suo vero problema che mi vuole comunicare: anarchismo concezionale, fondamentalismo personale, finalità politica settoriale, libera espressione di dissenso, tentativo di dialogare, sindrome d’Adamo, insofferenza a leggermi, incapacità sociale, familiarità di rapporto … e via dicendo.

Perché proprio di problemi si tratta e … grossi, direi.

Forse lei si ritiene incoativo; ma siccome conosce già, presumo, il mio ultimo articolo “Un discorso contorto e interessato.”, la mia risposta al suo pensiero e ai suoi vaneggiamenti isterici la conosce già, anche se lei non intende solidarizzare con gli interessati per opposte sinergie politiche.

Lei, afferma, si mette le mani nei capelli. Sicuramente non me le metto per lei, né per quanto esprime; e neppure per eventuali zelanti “rondaioli[2] del libero pensiero, depressi interiormente da arcaico integralismo civile sfociante nell’ignoranza assoluta.

Vorrà dire che quando trova un mio articolo, o in rete o su carta stampata, eviterà di leggermi per non impazzire; come pure eviterà di sfogliare un mio libro per non deprimersi; oppure non seguirà una mia conferenza o un corso di Master, come non guarderà una mia rara comparsa in televisione.

Ma forse … lei l’han messo a fare la sentinella. Non che gliel’abbiano comandato, beninteso; ma lei da buon attivista lo ritiene un dovere di volontariato. Peccato che per abbinarsi bene non si accompagni al fedele quadrupede per antonomasia, perché in questo modo guadagnerebbe due medaglie in un sol colpo.

Lei dice che non sa chi io sia.

Le rispondo succintamente: uno che ha il coraggio delle sue idee in un mondo dove il mentalismo imperversa!

Quello dei suoi “idoli” per cui lei stravede.

Vorrei chiudere, se mi permette, con la stessa franchezza da lei usatami, commentando il suo breve testo.

In circa 40 parole (articoli e congiunzioni comprese) ha inanellato tanti strafalcioni lessicali, ortografici, sintattici e grammaticali degni di un genio della … cultura.

Sicché la conclusione mia personale pare assai ovvia: quanto può capire di un testo complesso?

La risposta naturale viene da sé.

Non per questo mi metterò le mani nei capelli per lei.

Forse sarò “patetico”; ma, le assicuro, non una … peripatetica.

Me lo immagino pure, considerate le sue parole, con la faccia da lattante e da suonato, perso dietro ad ideali di grandezza che solo uno non cresciuto può vagheggiare. Mi consola il fatto che con lo scorrere degli anni migliorerà pure … lei e che le delusioni future su una politica reazionaria e razzista la faranno … maturare.

I miei blog le sono … indigesti per una semplice ragione: chi ha un vocabolario di sole 300 parole (sono stato ottimista) non può fare molto altro che non … comprendere, per il semplice motivo che ragiona con quello strumento che di norma viene comandato tramite la ghiandola cerebrale dell’ipofisi.

Ecco perché lei non comprenderà neppure la mia risposta che attende con … ossessione.

Perciò, per farla felice e famosa, pubblicherò nei prossimi giorni questo mio testo sui miei blog, accompagnandolo con alcune annotazioni di merito.

Sicché lei otterrà imperitura fama e onore quale eroico attivista rondaiolo e alle prossime elezioni la candideranno per un sicuro posto nella gerarchia …

Credo di averle già dedicato troppo tempo.

Perciò la ringrazio dell’attenzione.

E in futuro, se del caso, ponga le domande e il discorso in modo pertinente; prima, però, cerchi di mangiare molta “polenta”, come i suoi adorati idoli culturali, per comprendere bene ciò che vuole … diventare da … grande.

Con simpatia.

Sam

Il tipo, inviperito, rispose così:

carissimo sam te sei savvero un mentecatto perche non dici la verita????
come mai hai fatto leggere ad una certa xxxxxx
[3] quello che ti ho
mandato???? avevi paua che io avvessi ragione tante e' vero che pure li mi
ha dato ragione nel senso che quello che scrivi non lo condivide e sai la
domanda che mi sporge spontanea nell'argomento: vento di centro cerano
parecche persone che non la pensavaano come te e pure questa xxxxxx
sai...1+1=2 la matematica non e' un opzional quello che ti voglio far capire
e che nonostante tutto che sei testardo immaturo e haime lo devo dire che
non sei capace di intendere e di volere quello che scrivi nei tuoi blog
sempre se si chiama blog perche ho pure saputo che se uno non la pensa come
te tu lo cancelli infatti il tuo non e' un blog ma e' una e vera CAGATA
PAZZESCA come citerebbe il mitico "fantozzi" ti informo che i veri blog
vedi i piu famosi e interessanti: beppe grillo loro pubblicano tutto e di
piu tutto quello che i vari utenti gli mandano nel bene e nel male e non
come te che modifichii vari articoli a tuo piacere per screditare oppure li
"banni" solo per farti notare o farti sembrare piu intelligente degli altri
vero???? comunque molte persone non la pensano come te un motivo ci sara o
no??? te visto che non ci arrivi con la tua testolina te lo dico io quello
ce tu dici o metti E UNA VERA CAGATA PAZZESCA perfino un bimbo di 7 anni lo
direbbe se leggesse uno dei tuoi inutili blog pero dai un'ultima cosa te la
devo dire....quando leggo i tuoi "articoli" 2 cose faccio:

1- mi scompiscio dal ridere che e' come dicono i medici un ottimo rimedio al
giorno d'oggi forse i veri pagliacci dovrebbero leggere quello che scrivi
per far ridere di piu la gente

2- ho pure scoperto che quello che scrivi e' davvero un ottimo purgante sai
ti faccio davvero i miei complimenti

tuo con affetto
SIMONE B……

Così contraccambiai:

Bravo, Simone!

E grazie di ciò che già sapevo e anche di quello che non … sapevo d’aver fatto.

Vede che un’utilità sociale i miei blog l’hanno? Difatti la fanno divertire e pure andare di … corpo.

Ciao; e non se la prenda per quanto immagina solo lei.

Cerchi solo di migliorare e fare meno errori (problemi).

Le auguro ogni bene.

Sam

Ovviamente i testi riportati sono interessanti non per il soggetto che li esprime, ma per illuminare una determinata inesistente cultura di una parte della nostra società.

Il comportamento del soggetto è identico a quello di quel piccolo studente della Primaria, capace di marachelle inenarrabili; perciò la maestra, dopo averlo aspramente redarguito, oppose sul suo quaderno una bella nota per i genitori.

Il bimbo, non sapendo che dire, così la apostrofò testualmente: “Brutta troia d’una brutta puttana, è tuo il quaderno?”.

Insomma vi è troppa gente che non conosce la differenza esistente tra i seguenti lemmi, confondendoli e sovrapponendoli: cultura, sapere, istruzione, nozionismo. Proprio come moltissimi confondono, associandoli, i due termini: fare all’amore = fare sesso.

Ciò implica un’asocialità preoccupante.

Ciò che esprime il soggetto è chiaro: l’anarchia del branco e l’incapacità di intendere. Il suo modo di scrivere è emblematico in tal senso.

Controllando i vari gruppi di intersecazioni di amici, Clio trovò molte contiguità tra i diversi soggetti interessati dai vari articoli citati, anche se posizionati culturalmente e politicamente su opposte spiagge.

Facebook, ovviamente, è spesso un contenitore mercificante dove il soggetto si pone in vetrina nell’avere più amici che tali non possono essere: Narciso tenta di diventare attore virtuale nel computo numerico, senza avere alcun merito se non quello del dichiarare la sua assoluta ignoranza sia relativamente al concetto di amicizia, sia nella reale conoscenza delle persone.

La sinergia di appartenenza al branco è un cieco istinto di esistere, anche se poi nel branco ci si dilania dove aver tentato di dilaniare la preda.

Vi è da chiedersi chi ha prodotto una tale cultura della foresta e in questo potrebbe esserci d’aiuto Sesac.

Ma ci sarà tempo, più avanti, per ampliare e completare il discorso.




[1] - Siccome il soggetto mi ha inviato dei messaggi personali e privati, per pietas latina ometto il cognome.

[2] - Neologismo personale per gli addetti alle nuove “ronde

[3] - Per rispetto della privacy della persona citata, ho preferito l’anonimato delle xxxxxx, considerato anche che l’ipotesi di Simone, sul fatto che faccia leggere ad altri le sue interessanti farneticazioni, esiste solo nella sua testa.

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